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Quadro macroeconomico

 

Quadro macroeconomico

La bilancia commerciale lettone nei primi 11 mesi del 2021. Scambi in crescita e aumento del nostro export con un + 14,9%.

Nei primi undici mesi del 2021, secondo i dati pubblicati dall’Ufficio Centrale di Statistiche CBS, la Lettonia ha esportato per 14,9 Mld Euro importando per 17,7 Mld, con un deficit commerciale che va crescendo e pari a 2,8 Mld di Euro. Buona la crescita delle nostre esportazioni che hanno raggiunto i 550,6 Mln (479,2 Mln nel 2020) per una quota pari al 3,1%. Il dato relativo al nostro export e’ superiore del 14,9% rispetto allo stesso periodo del 2020, risultando superiore del 17,2% anche rispetto al periodo pre-crisi Covid del 2019. Rimaniamo l’ottavo paese esportatore (dopo Lituania, Germania, Polonia, Estonia, Russia, Paesi Bassi e Finlandia) con un interscambio Italia-Lettonia che passa dai 676,5 milioni del 2020 ai 770,1 milioni del 2021 (+13,8%). Crescono anche le esportazioni lettoni verso l’Italia che nei primi undici mesi passano dai 197,3 Mln del 2020 ai 219,5 Mln del 2021, con una crescita del +11,2%. Conseguentemente il surplus a nostro favore sale dai 281,9 milioni del 2020 agli attuali 331,1 (+17,4%).

 

Forte ripresa delle esportazioni italiane in Lettonia nel primo quadrimestre 2021.

I dati rilasciati dall’Istat sull’interscambio commerciale Italia-Lettonia per il primo quadrimestre 2021 segnalano una forte ripresa dopo un 2020 difficile causa Covid. I dati del 2021 sono persino migliori di quelli record ottenuti nel primo quadrimestre 2019. Secondo tali positivi dati, l’interscambio bilaterale è cresciuto del 12,9%, passando dai 207,6 Mln di Euro a 238,3 Mln di Euro. Sul versante delle esportazioni italiane verso la Lettonia, queste sono passate dai 166,5 Mln del 2020 ai 182,9 Mln del 2021, con una crescita dell’8,6% (con un +6,8% anche rispetto al primo quadrimestre 2019 con 169,7 Mln EUR). Dal canto loro, le esportazioni lettoni verso l’Italia sono cresciute del 26,2%, passando dai 41,1 Mln ai 56,2 Mln di Euro del 2021, non riuscendo però a recuperare i livelli raggiunti nel 2019 pari a 86,3 Mln. All’interno delle macro sezioni merceologiche risultano in forte crescita i prodotti industriali, con un + 14,9% per la voce macchinari e materiali da trasporto (che costituisce la principale voce del nostro export con una quota pari al 29,3%); i prodotti finiti diversi con un +9,2% (seconda voce di export con una quota del 25,8%); i prodotti finiti classificati secondo la materia prima con un +14,4% (terza voce di export con una quota del 14,2%); i prodotti chimici e connessi con un +13,9% (quarta voce di export con una quota del 9,9%); gli articoli e le transazioni non classificate in C.T.C.I. con un +13,2%; i combustibili minerali e lubrificanti con un +28,9% ; le materie prime non commestibili esclusi i carburanti con un +15,3% e i prodotti alimentari e animali vivi con un +1,4% (quinta voce di export con una quota del 9,1%). Uniche voci in negativo risultano essere le bevande ed i tabacchi con un -25,6% e la voce oli, grassi e cere di origine vegetale e animale con un -10,8%.
Per la Lettonia le principali voci delle esportazioni verso l’Italia sono i prodotti finiti classificati secondo la materia prima (in particolare prodotti in legno semi lavorati e lavorati), seguiti dai macchinari e materiali da trasporto e dai prodotti alimentari e animali vivi. Resta infine per noi positivo il saldo commerciale con la Lettonia per 125,8 Mln, in leggera crescita rispetto ai 125,3 Mln registrati nel primo quadrimestre del 2020.
Simili sono le tendenze al rialzo che registra anche l’Ufficio Nazionale delle Statistiche lettone che danno l’interscambio Italia-Lettonia in forte rialzo dai 212,4 Mln ai 252,2 Mln di Euro (+15,8%), con le nostre esportazioni che crescono, nel primo quadrimestre 2021, del 16,2% (per 178,2 Mln di Euro) e con le esportazioni lettoni verso I’Italia che crescono del 25,4% (per 74, 1Mnl di Euro).

 

Andamento dell’interscambio commerciale Italia - Lettonia nel periodo gennaio - settembre 2020. Flessione a causa della crisi sanitaria.

La crisi da Covid-19 ha provocato, nei primi nove mesi del 2020, una inevitabile contrazione degli scambi commerciali fra l’Italia e la Lettonia, piu’ marcata per quanto riguarda le esportazioni lettoni rispetto a quelle italiane in Lettonia. Secondo i dati Istat, nei primi nove mesi del 2019, l’interscambio bilaterale è sceso dai 586 milioni di Euro ai 499,6 milioni del 2020, con una riduzione pari al 14,0%.
Sul versante delle esportazioni italiane verso la Lettonia, queste sono passate da 408.031.milioni di euro del gennaio-settembre 2019 ai 396.152 milioni di Euro del 2020, con una contrazione del 2,9%. Dal canto loro, le esportazioni lettoni verso l’Italia sono scese dai 178.055 milioni di Euro dei primi nove mesi del 2019 ai 103.459 milioni di Euro del 2020, con una forte contrazione pari al 41,9%.
All’interno delle sezioni merceologiche, risulta una crescita nell’export italiano di prodotti alimentari e animali vivi con un +5,8%, una forte crescita della voce oli, grassi di origine animale e vegetale con un +17,2%, dei prodotti finiti diversi con un +8,4% e degli articoli e transazioni non classificate CTCI con un +234,6%. In calo invece i prodotti chimici e prodotti connessi con un -2,8%, le bevande e tabacchi, con un -12,1,6%, le materie prime non commestibili esclusi i carburanti con un -13,3% e dei prodotti finiti con un -12,9%.
In calo anche la principale voce dell’export italiano in Lettonia, quella dei macchinari e materiale da trasporto (che costituisce il 29,8% del nostro export), passata da 127,2 milioni di euro a 115,4 milioni di euro con un calo pari al 14,1%. Tale contrazione è dovuta alla semi chiusura, nel periodo marzo - settembre 2020, degli impianti e delle attività produttive in Italia e Lettonia a causa della crisi Covid.

Andamento dell’interscambio commerciale Italia - Lettonia nel periodo gennaio - giugno 2020.

La crisi da Covid-19 ha creato una prevedibile contrazione nel volume degli scambi commerciali fra l’Italia e la Lettonia. L’interscambio bilaterale è sceso dai 330,6 milioni di Euro del primo semestre 2019 ai 311,8 milioni del 2020, con un calo del 5,7%.
Sul versante delle esportazioni italiane verso la Lettonia, queste sono passate da 262.848.544 milioni di euro del gennaio-giugno 2019 a 246.764.972 milioni di Euro del secondo semestre 2020, con una contrazione del 6,1%. Dal canto loro, le esportazioni lettoni verso l’Italia sono scese dai 67.887.017 milioni di Euro del 1° semestre 2019 ai 65.031.187 milioni di Euro del 1° semestre 2020, con una contrazione del 4,2%.
All’interno delle sezioni merceologiche, risulta una crescita nell’export italiano di prodotti alimentari e animali vivi con un +7,9%, una forte crescita della voce oli, grassi di origine animale e vegetale con un +24,8%, una crescita di prodotti chimici e prodotti connessi con un +3,7% e dei prodotti finiti diversi con un +15,2%. In riduzione invece le esportazioni di bevande e tabacchi, con un -27,6%, delle materie prime non commestibili esclusi i carburanti con un - 15,6% e dei prodotti finiti con un - 12,9%.
In calo anche la principale voce dell’export italiano in Lettonia, quella dei macchinari e materiale da trasporto (che costituisce il 29,8% del nostro export), passata da 85,6 milioni di euro a 73,5 milioni di euro con un calo pari al 14,1%. Tale contrazione è dovuta alla semi chiusura, nel periodo marzo - maggio 2020, degli impianti e delle attività produttive in Italia causa Covid.

Andamento dell’interscambio commerciale Italia-Lettonia per il periodo gennaio-maggio 2020. Lieve flessione dovuta alla crisi Covid ma inferiore alle previsioni.

I dati Istat per il periodo gennaio-maggio 2020 rilevano una lieve flessione delle nostre esportazioni in Lettonia e di quelle lettoni in Italia rispetto allo stesso periodo del 2019. Il nostro export scende del 3,9%, passando da 210 Mln Euro a 201,8 Mln Euro, mentre l’export lettone verso l’Italia scende del 2.7%, passando da 55,5 Mln a 54,1 Mln Euro. Male per l’Italia la voce macchinari e materiale da trasporto che flette del 14,8% e bene la voce prodotti finiti diversi che cresce del 22,3%. Di conseguenza flette del 3,4% l’intercambio commerciale bilaterale che passa da 265,5 Mln Euro a 256,5 Mln Euro, con un avanzo per l’Italia pari a 147,1 Mln di Euro. Si e’ in presenza di una contrazione largamente attesa a causa della crisi Covid ma meno severa del previsto.

 

Andamento dell’interscambio commerciale Italia-Lettonia nel 2019:

NEL 2019 CRESCE DEL 4,2% L’INTERSCAMBIO BILATERALE E CRESCONO DEL 9,1% LE ESPORTAZIONI ITALIANE VERSO LA LETTONIA

EXPORT ITALIA : molto positivi sono i dati di crescita delle esportazioni italiane in Lettonia in base ai dati elaborati da ISTAT/COWEB. Le esportazioni sono passate dai 503,07 Mln del 2018 ai 548,86 Mln di Euro del 2019 con un incremento del 9,16%. Molto bene sono andati i settori merceologici quali bevande e tabacchi con un +18,3 %; oli, grassi e cere di origine animale e vegetale con un +4,67%; machinari e materiali da trasporto con un +13,3%; prodotti finiti diversi con un +9,54% ed articoli e lavorazioni non classificati altrove nella C.T.C.I. con un piu’ 371,9%. Stagnante il settore prodotti alimentari ed animali vivi (-0,18%) e in decrescita i settori materie prime non commestibili (-5,86%); combustibili minerali (-20,98%); prodotti chimici (-3,05%) e prodotti finiti classificati secondo la materia prima (-4,36).
EXPORT LETTONIA: meno positivi risultano i dati dell’export lettone verso l’Italia con 133,48 Mln del 2019 rispetto ai 151,56 Mln di Euro del 2018, con una contrazione pari all’11,93%. Le principali voci dell’export lettone sono nell’ordine: prodotti finiti classificati secondo la materia prima, macchinari e materiali da trasporto; prodotti alimentari e animali vivi; materie prime non commestibili, combustibili minerali e lubrificanti.
Il valore del commerciale bilaterale passa dai 654,63 Euro del 2018 ai 682,34 Milioni di Euro con un +4,23%, con un surplus commerciale per l”talia pari a 395,8 Mln Euro, in crescita rispetto ai 351,5 Mln del 2018.
I suindicati dati sono elaborati sui dati ISTAT e possono divergere dai dati dell’Istituto di Statistiche lettone.

 

Intero anno 2018

I dati relativi al PIL di questo Paese nel 2018 (29,5 miliardi di euro a prezzi correnti), diffusi da Eurostat e questo Istituto Nazionale di Statistica, mostrano una crescita del 4,8% (la crescita più elevata negli ultimi sette anni). Gli IDE italiani sono cresciuti del 14,5% rispetto la fine del 2017.

  • PIL. Secondo i dati relativi al PIL di questo Paese per il 2018 (29,5 miliardi di euro a prezzi correnti), diffusi da Eurostat e questo Istituto Nazionale di Statistica (INS), la crescita è stata del 4,8%. Si tratta della crescita più elevata negli ultimi sette anni, nonostante il contesto europeo non particolarmente favorevole. Con la graduale diminuzione delle esportazioni nella seconda metà dell’anno (le esportazioni si sono contratte a causa di una diminuzione degli investimenti dei “non-residenti” del settore finanziario, di una raccolta di cereali più povera dopo l'estate arida e dell'indebolimento della domanda esterna a causa del deterioramento dei tassi di crescita e contrazione delle importazioni dei partner commerciali nell'area dell'euro) la domanda interna è rimasta il principale motore della crescita, dovuta all’aumento degli investimenti ed il consumo privato (che è cresciuto del 5% grazie all’aumento di impieghi e stipendi).
    Tra i settori produttivi, quello delle costruzioni ha visto l’aumento più significativo pari al 22% (tra cui la costruzione di edifici del 26%, l’ingegneria civile del 12% e le attività di costruzione specializzate del 28%).
  • PRODUZIONE INDUSTRIALE. Il volume della produzione industriale è cresciuto del 2% (a prezzi costanti, dati corretti per gli effetti di calendario di questo INS) rispetto al 2017. Il comparto minerario è cresciuto del 4,3%, quello manifatturiero del 3,4%, mentre la fornitura di elettricità e gas è calata del 1,9%. 
  • COMMERCIO ESTERO. Secondo i dati Eurostat, il volume totale del commercio internazionale della Lettonia è ammontato a 29,6 miliardi di euro (+8,5% rispetto all’anno precedente), di cui le esportazioni di beni rappresentano 13,3 miliardi di euro (+7,2%) e le importazioni 16,3 miliardi di euro (+9,6%), con un saldo della bilancia commerciale ancora negativo (-3 miliardi di euro).
  • COMMERCIO BILATERALE. Sempre stando agli ultimi dati Eurostat, l’interscambio della Lettonia con l’Italia è ammontato nel 2018 a 792 milioni di euro (+3,7% rispetto all’anno precedente): le esportazioni italiane in Lettonia rappresentano 592 milioni di euro (+0,7%) e le importazioni dalla Lettonia 200 milioni di euro (+13,5%). Si tratta di un saldo ancora assai favorevole per il nostro Paese pari a 392 milioni di euro. 
  • COMMERCIO AL DETTAGLIO. Secondo l’INS esso è aumentato del 4% rispetto al 2017 (a prezzi costanti, dati corretti per gli effetti di calendario): quello dei prodotti alimentari è cresciuto del 4,2% alla stregua di quello dei prodotti non alimentari (tranne carburanti per autotrazione), mentre quello dei carburanti per autotrazione è incrementato del 2,9%. 
  • BILANCIO. Stando alla Tesoreria di Stato, il bilancio consolidato del Governo lettone (General Government Consolidated Budget) ha registrato nel 2018 entrate nette pari a 10,883 miliardi di euro e spese pari a 11,098 miliardi di euro lasciando un disavanzo di -215 milioni di euro. 
  • DEBITO PUBBLICO. Secondo i dati della Tesoreria di Stato, il totale del debito pubblico della Lettonia nel 2018 (Central Government Debt Outstanding, nominal value) è ammontato a 10,197 miliardi di euro (pari al 35,1% del PIL), dui cui 1,543 miliardi di euro di debito interno (15%) e 8,654 miliardi di euro di debito nei confronti dell’estero ed oo.ii. (85%). 
  • INFLAZIONE. Secondo l’Eurostat e l’INS, l’inflazione è stata dello 2,6% nel 2018. DISOCCUPAZIONE. Secondo l’Eurostat e l’INS, il tasso di disoccupazione è diminuito al 7,4% nel 2018 (rispetto il 8,7% nel 2017). 
  • SALARIO MEDIO MENSILE. Secondo questo INS, nel 2018 il salario lordo mensile in media ammontava a 1004 euro (+8,4% rispetto all’anno precedente), ossia a 742 euro al netto delle imposte (+9,8%). In particolare, nel settore pubblico il salario lordo mensile ammontava a 1032 euro al lordo (+8,5%), ovvero 754 euro al netto (+10,6%) mentre nel settore privato ammontava ufficialmente a 991 euro al lordo (+8,3%), ovvero 737 euro al netto (+9,5%). 
  • PENSIONE MEDIA MENSILE. Secondo l’Agenzia statale di Previdenza Sociale, il livello medio mensile delle pensioni di vecchiaia ammontava a fine 2018 a 350,79 euro (un incremento del 10,2% rispetto alla fine del 2017). 
  • INVESTIMENTI DIRETTI ESTERI. Come reso noto dalla Banca di Lettonia, con un totale di 15,118 miliardi di euro accumulato negli anni scorsi, gli IDE risultano essere più elevati del 3,5% rispetto a fine 2017.
    11,490 miliardi di euro di IDE erano provenienti da stati membri dell’UE (+4% rispetto al 2017) mentre 3,628 miliardi di euro provenivano da paesi extra-UE (+2% rispetto al 2017).
  • Gli INVESTIMENTI DIRETTI ESTERI ITALIANI in Lettonia accumulati negli anni scorsi ammontavano a fine 2018 a 87 milioni di euro: sono quindi cresciuti del 14,5% rispetto alla fine del 2017. L’Italia, come investitore, sta al 16-mo posto tra i paesi dell’UE ed al 21-mo posto tra tutti i paesi del mondo.
  • RISERVE. Le riserve nette internazionali della Banca di Lettonia (come reso noto dalla stessa Banca) ammontavano a fine dicembre 2018 a 5,659 miliardi di euro (-1,56% rispetto fine dicembre 2017).

Intero anno 2017

I dati relativi al PIL di questo Paese nel 2017 (26,9 miliardi di euro a prezzi correnti), diffusi da questo Istituto Nazionale di Statistica e Eurostat, dimostrano una ripresa di crescita del 4,5% (risultato migliore negli ultimi sei anni).

  • PIL. Secondo i dati relativi al PIL di questo Paese per il 2017 (26,9 miliardi di euro a prezzi correnti), diffusi da questo Istituto Nazionale di Statistica e Eurostat, la crescita è stata del 4,5%. Si tratta di una ripresa di crescita con il risultato migliore negli ultimi sei anni, nonostante le fluttuazioni nell’arco d’anno, arrivando al massimo della crescita nel terzo trimestre e ad un rallentamento nel quarto. Nel 2017 la crescita è stata assicurata, come in passato, soprattutto come al solito dall’incremento dei consumi delle famiglie (+5%; ammontando al volume maggiore negli ultimi 10 anni, reso possibile dall’aumento degli stipendi), la ripresa degli investimenti ed il miglioramento della domanda esterna. Essendo il mercato lettone piccolo ed aperto, è fortemente influenzato dall’ambiente esterno, quindi con la ripresa dei mercati esteri, il comparto manifatturiero lettone – con quasi due terzi del suo prodotto esportati – di conseguenza è anche cresciuto rapidamente.
  • PRODUZIONE INDUSTRIALE. Il volume della produzione industriale, è cresciuta del 8,5% (a prezzi costanti,dati corretti per gli effetti di calendario di questo Istituto Nazionale di Statistica), grazie al comparto manifatturiero (+8,2%), quello minerario (+18,5%) nonché la fornitura di elettricità e gas (+8,2%).
  • COMMERCIO ESTERO. Secondo i dati qui diffusi da questo Istituto Nazionale di Statistica (INS), il volume totale del commercio internazionale della Lettonia è ammontato a 25,42 miliardi di euro (a prezzi correnti; +12,4% superiore rispetto all’anno precedente), di cui le esportazioni di beni rappresentano 11,39 miliardi di euro (+10%) e le importazioni 14,03 miliardi di euro (+14,5%), con un saldo della bilancia commerciale ancora negativo (-2,64 miliardi di euro).
  • COMMERCIO BILATERALE. Sempre secondo questo INS, l’interscambio della Lettonia con l’Italia è ammontato nel 2017 a 638 milioni di euro (+20,4% rispetto all’anno precedente): le esportazioni italiane in Lettonia rappresentano 458 milioni di euro (+18,9%) e le importazioni dalla Lettonia 179 milioni di euro (+24,3%). Si tratta di un saldo ancora assai favorevole per il nostro Paese pari a 279 milioni di euro.
    Nel 2017 l’Italia è rimasta al nono posto fra i paesi fornitori della Lettonia e scesa dal quindicesimo al diciottesimo fra gli importatori.
  • COMMERCIO AL DETTAGLIO. Secondo l’INS esso è aumentato del 4,2% rispetto al 2016 (a prezzi costanti, dati corretti per gli effetti di calendario); di cui quello dei prodotti alimentari è cresciuto del 3,9%, mentre quello dei prodotti non alimentari (tranne carburanti per autotrazione) del 5,1% e quello dei carburanti per autotrazione del 2,9%.
  • BILANCIO. Stando alla Tesoreria di Stato, il bilancio consolidato del Governo lettone (General Government Consolidated Budget) ha registrato nel 2017 entrate nette pari a 9,625 miliardi di euro (+6,1% rispetto al 2016) e spese pari a 9,846 miliardi di euro (+7,4%) lasciando un disavanzo di -221 milioni di euro.
  • DEBITO PUBBLICO. Secondo i dati della Tesoreria di Stato, il totale del debito pubblico della Lettonia nel 2017 (Central Government Debt Outstanding, nominal value) è ammontato a 9,699 miliardi di euro (pari al 36,4% del PIL), dui cui 1,580 miliardi di euro di debito interno (16%) e 8,119 miliardi di euro di debito esterno (84%).
  • INFLAZIONE. Secondo l’Eurostat, l’inflazione è stata dello 2,9% nel 2017.
  • DISOCCUPAZIONE. Secondo l’INS e l’Eurostat, il tasso di disoccupazione è diminuito al 8,7% nel 2017 (rispetto il 9,6% nel 2016).
  • SALARIO MEDIO MENSILE. Secondo questo INS, nel 2017 il salario lordo mensile in media ammontava a 926 euro (+7,8% rispetto all’anno precedente), ossia a 676 euro al netto delle imposte (+7,1%). In particolare, nel settore pubblico il salario lordo mensile ammontava a 951 euro al lordo (+7,3%), ovvero 682 euro al netto (+6,6%) mentre nel settore privato ammontava a 915 euro al lordo (+8,3%), ovvero 673 euro al netto (+7,3%).
  • PENSIONE MEDIA MENSILE. Secondo l’Agenzia statale di Previdenza Sociale, il livello medio mensile delle pensioni di vecchiaia ammontava a fine 2017 a 318,47 euro (un incremento del 5,7% rispetto alla fine del 2017).
  • INVESTIMENTI DIRETTI ESTERI. Con un totale di 14,370 miliardi di euro a fine 2017 gli IDE, come reso noto dalla Banca di Lettonia, hanno registrato una crescita del 6,8% rispetto a fine 2016. 11,230 miliardi di euro di IDE erano provenienti da stati membri dell’UE (+14,1%) mentre 3,139 miliardi di euro provenivano da paesi extra-UE (-13,2%).
  • Gli INVESTIMENTI DIRETTI ESTERI ITALIANI in Lettonia Con un totale di 14,370 miliardi di euro a fine 2017 gli IDE, come reso noto dalla Banca di Lettonia, hanno registrato una crescita del 6,8% rispetto a fine 2016. 11,230 miliardi di euro di IDE erano provenienti da stati membri dell’UE (+14,1%) mentre 3,139 miliardi di euro provenivano da paesi extra-UE (-13,2%).
  • RISERVE. Le riserve nette internazionali della Banca di Lettonia (come reso noto dalla stessa Banca) ammontavano a fine dicembre 2017 a 5,748 miliardi di euro (-1,3% rispetto fine dicembre 2016).

 

Intero anno 2016

I dati relativi al PIL di questo Paese nel 2016 (25 miliardi di euro), appena diffusi da questo Istituto Nazionale di Statistica e Eurostat, dimostrano una crescita del 2% (grazie ai miglioramenti nel quarto trimestre 2016), in leggero calo rispetto i risultati del 2015.

  • PIL. Secondo i dati relativi al PIL di questo Paese per il 2016 (25 miliardi di euro a prezzi correnti), appena diffusi da questo Istituto Nazionale di Statistica e Eurostat, la crescita è stata del 2%. Si tratta di un leggero calo rispetto l’anno precedente ed un ritorno al livello del 2014, quando lo sviluppo avviato era stato interrotto dalla crisi ucraina ed in particolare dalle conseguenti sanzioni e ritorsioni della Russia. Il risultato finale del 2016 è stato comunque più soddisfacente di quanto previsto grazie alla crescita del Paese nel quarto trimestre. Tale ripresa lascia sperare migliori risultati anche nel 2017. Nel 2016 la crescita è stata assicurata, come in passato, soprattutto dall’incremento dei consumi delle famiglie, reso possibile sia dall’aumento degli stipendi, sia dalla flessibilità dimostrata dagli esportatori lettoni nel riorientarsi verso altri mercati dopo la perdita dell’importante partner russo (terzo per le esportazioni). La situazione economica generale accusa tuttavia rallentamenti a causa di incertezze e rischi esterni nel mondo e nell’UE, limitati investimenti e ancor debole ripresa dei principali Partner esteri.
  • PRODUZIONE INDUSTRIALE. Nonostante la congiuntura negativa internazionale, il volume della produzione industriale, è cresciuta del 6% (a prezzi costanti, dati non destagionalizzati di questo Istituto Nazionale di Statistica), grazie alla produzione di legno e dei suoi prodotti derivati (+8%), di computer e prodotti elettronici e ottici (+16%) e di prodotti metallurgici (+9%). In calo, invece, la produzione agricola (-3%).
  • COMMERCIO ESTERO. Secondo i dati provvisori qui diffusi da questo Istituto Nazionale di Statistica (INS), il volume totale del commercio internazionale della Lettonia è ammontato a 22,612 miliardi di euro (-1,1% inferiore rispetto all’anno precedente), di cui le esportazioni di beni rappresentano 10,333 miliardi di euro (-0,3%) e le importazioni 12,279 miliardi di euro (-1,7%), con un saldo della bilancia commerciale ancora negativo (-1,947 miliardi di euro) pur se leggermente migliore di quello del 2015.
  • COMMERCIO BILATERALE. Sempre secondo questo INS, l’interscambio della Lettonia con l’Italia è ammontato nel 2016 a 529 milioni di euro (-1,7% rispetto all’anno precedente): le esportazioni italiane in Lettonia rappresentano 384 milioni di euro (-3,4%) e le importazioni dalla Lettonia 145 milioni di euro (+2,8%). Si tratta di un saldo ancora assai favorevole per il nostro Paese pari a 239 milioni di euro.
    Nel 2016 l’Italia è salita rispetto l’anno precedente dal decimo al nono posto fra i Paesi fornitori della Lettonia e dal diciassettesimo al quindicesimo fra gli importatori.
  • COMMERCIO AL DETTAGLIO. Secondo l’INS esso è aumentato del 1,9% rispetto al 2015 (quello dei prodotti non alimentari è cresciuto del 3,7%, mentre quello dei prodotti alimentari è calato dell’1%).
  • BILANCIO. Stando alla Tesoreria di Stato, il bilancio consolidato del Governo lettone (General Government Consolidated Budget) ha registrato nel 2016 entrate nette pari a 9,070 miliardi di euro (+2,8% rispetto al 2015) e spese pari a 9,172 miliardi di euro (-0,3%) lasciando un disavanzo di -102 milioni di euro.
  • DEBITO PUBBLICO. Secondo i dati della Tesoreria di Stato, il totale del debito pubblico della Lettonia nel 2016 (Central Government Debt Outstanding, nominal value) è ammontato a 9,702 miliardi di euro (pari al 38,7% del PIL), dui cui 1,404 miliardi di euro di debito interno (14%) e 8,298 miliardi di euro di debito esterno (86%).
  • INFLAZIONE. Secondo l’INS e l’Eurostat, l’inflazione è stata dello 0,1% nel 2016.
  • DISOCCUPAZIONE. Secondo l’INS e l’Eurostat, il tasso di disoccupazione è diminuito al 9,6 nel 2016 (rispetto il 9,9% nel 2015).
  • SALARIO MEDIO MENSILE. Secondo questo INS, nel 2016 il salario lordo mensile in media ammontava a 859 euro (+5% rispetto all’anno precedente), ossia a 631 euro al netto delle imposte (+4,6%). In particolare, nel settore pubblico il salario lordo mensile ammontava a 886 euro al lordo (+3,6%), ovvero 640 euro al netto (+3,2%) mentre nel settore privato ammontava a 845 euro al lordo (+5,8%), ovvero 627 euro al netto (+5,6%).
  • PENSIONE MEDIA MENSILE. Secondo l’Agenzia statale di Previdenza Sociale, il livello medio mensile delle pensioni di vecchiaia ammontava a fine 2016 a 301,34 euro (un incremento del 2,9% rispetto alla fine del 2015).
  • INVESTIMENTI DIRETTI ESTERI. Con un totale di 13,521 miliardi di euro a fine 2016 gli IDE, come reso noto dalla Banca di Lettonia, hanno registrato una diminuzione del 0,2% rispetto a fine 2015 (soprattutto a causa della decisione della filiale lettone della banca svedese Swedbank di diminuire il proprio capitale sociale di 368 milioni di euro con lo scopo di ottimizzare la struttura del capitale dell’intero Gruppo Swedbank). 9,951 miliardi di euro di IDE erano provenienti da Stati Membri dell’UE (-1,3%) mentre 3,570 miliardi di euro provenivano da Paesi extra-UE (+3%).
  • Gli INVESTIMENTI DIRETTI ESTERI ITALIANI in Lettonia ammontavano a fine 2016 a 60,71 milioni di euro, e sono quindi cresciuti del 95% rispetto alla fine del 2015.
  • RISERVE. Le riserve nette internazionali della Banca di Lettonia (come reso noto dalla stessa Banca) ammontavano a fine dicembre 2016 a 5,824 miliardi di euro.

 

Intero anno 2015

I dati relativi al PIL di questo Paese nel 2015 (24,4 miliardi di euro), diffusi da questo Istituto Nazionale di Statistica, hanno riconfermato la Lettonia ai primi posti fra i Paesi dell’Unione Europea per tasso di crescita (+2,7%) per il quinto anno consecutivo. Vi sono tuttavia segni di un rallentamento con ripercussioni sull’andamento del commercio con l’estero (-0,1%). Le importazioni lettoni si sono leggermente contratte (-1%), mentre le esportazioni sono cresciute del 1,4%.

  • PIL. I dati relativi al PIL di questo Paese per il 2015 (24,4 miliardi di euro a prezzi correnti), diffusi da questo Istituto Nazionale di Statistica, hanno riconfermato la Lettonia - per il quinto anno di seguito - ai primi posti fra i Paesi dell’Unione Europea per tasso di crescita (+2,7%, rispetto al 2014), nonostante i negativi sviluppi politico-economici internazionali. Rispetto allo scorso anno, la crescita ha registrato un leggero aumento, nonostante la situazione economica generale abbia accusato rallentamenti a causa di incertezze e rischi esterni (tra cui la debolezza del mercato russo - terzo mercato per le esportazioni lettoni) e dell’ancor debole ripresa dei Partner europei. Anche nel 2015 la crescita è stata assicurata, soprattutto dall’incremento dei consumi delle famiglie, reso possibile sia dall’aumento degli stipendi, sia dalla flessibilità dimostrata dagli esportatori lettoni nell’optare per altri mercati.
  • PRODUZIONE INDUSTRIALE. Nel 2015 il volume della produzione industriale - nonostante gli sfavorevoli sviluppi internazionali - è cresciuta del 4% (a prezzi costanti, dati non destagionalizzati), grazie alla produzione di legno e dei suoi prodotti derivati (+7%), di computer, di prodotti elettronici e ottici (+40%), di mobili (+14%). In calo, invece, i prodotti alimentari (-5%) e quelli metallurgici (-4%).
  • COMMERCIO ESTERO. Secondo i dati provvisori qui diffusi (rilasciati da questo Istituto Nazionale di Statistica per tutto il 2015), il volume totale del commercio internazionale della Lettonia è ammontato a 22,920 miliardi di euro a prezzi correnti (-0,1% inferiore rispetto all’anno precedente), di cui le esportazioni rappresentano 10,390 miliardi di euro (+1,4%) e le importazioni 12,530 miliardi di euro (-1%), con un saldo della bilancia commerciale ancora negativo (-2,140 miliardi di euro) pur se di poco migliore di quello del 2014.
  • COMMERCIO BILATERALE. Sempre secondo i dati di questo Istituto Nazionale di Statistica, l’interscambio della Lettonia con l’Italia è ammontato nel 2015 a 553 milioni di euro (-8,4% rispetto all’anno precedente), di cui le esportazioni italiane in Lettonia rappresentano per 406 milioni di euro (-11,3%) e le importazioni dalla Lettonia 147 milioni di euro (+0,7%), con un saldo ancora assai favorevole per il nostro Paese di 259 milioni di euro (-8,4%). Nel 2015 l’Italia è scesa dall’ottavo al decimo posto fra i Paesi fornitori della Lettonia e dal quindicesimo al diciassettesimo fra gli importatori rispetto l’anno precedente.
  • COMMERCIO AL DETTAGLIO. È aumentato del 5% rispetto al 2014 e comprende il commercio al dettaglio del carburante per automobili dell’8%, i prodotti alimentari del 3% e i prodotti non-alimentari del 7%.
  • BILANCIO. Nel 2015, secondo i dati (metodologia ESA 2010), il bilancio consolidato del Governo lettone - reso noto da questo Istituto Nazionale della Statistica - ha registrato entrate pari a 8,758 miliardi di euro (+3,4% rispetto al 2014) e spese pari a 9,064 miliardi di euro (+2,6%) lasciando un disavanzo di 306 milioni di euro (pari al -1,3% del PIL).
  • DEBITO PUBBLICO. Secondo i dati di questo Istituto Nazionale della Statistica e della Tesoreria di Stato, il totale del debito pubblico della Lettonia nel 2015 (General Government Debt) è sceso a 8,871 miliardi di euro (pari al 36,4% del PIL) diminuendo di 745 milioni di euro (-7,7%) rispetto al 2014.
  • INFLAZIONE. Secondo Eurostat l’inflazione è stata dello 0,2% nel 2015.
  • DISOCCUPAZIONE. Sia secondo Eurostat che secondo l’Istituto Nazionale di Statistica, il tasso di disoccupazione è ulteriormente diminuito al 9,9% nel 2015.
  • SALARIO MEDIO MENSILE. Secondo questo Istituto Nazionale di Statistica, nel 2015 il salario lordo mensile in media ammontava a 818 euro (+6,9% rispetto all’anno precedente), ossia a 603 euro al netto delle imposte (+7,7%). In particolare nel settore pubblico il salario lordo mensile ammontava a 855 euro al lordo (+5,2%) ovvero 620 euro al netto (+6%) mentre nel settore privato ammontava a 799 euro al lordo (+7,8%) ovvero 594 euro al netto (+8,4%).
  • PENSIONE MEDIA MENSILE. Secondo l’Agenzia statale di Previdenza Sociale, il livello medio mensile delle pensioni di vecchiaia ammontava a fine 2015 a 292,76 euro (un incremento del 2,3% rispetto alla fine del 2014).
  • INVESTIMENTI DIRETTI ESTERI. Con un totale di 13,364 miliardi di euro a fine 2015 gli IDE hanno registrato un aumento del 10,6% rispetto a fine 2014. 8,890 miliardi di euro di essi erano provenienti dall’UE (+9%) e 4,374 miliardi di euro provenivano da Paesi extra-UE (+14%).
  • Gli INVESTIMENTI DIRETTI ESTERI ITALIANI in Lettonia sono ammontati a fine 2015 a soli 23,99 milioni di euro, e sono quindi cresciuti del 20,7% rispetto alla fine del 2014.
  • RISERVE. Le riserve nette della Banca di Lettonia (come reso noto dalla stessa Banca) sono ammontate a fine 2015 a 5,130 miliardi di euro.

  

Intero anno 2014

I dati consolidati relativi al PIL di questo Paese a fine 2014 (24,1 miliardi di euro), hanno riconfermato la Lettonia, per il quarto anno di seguito, ai primi posti fra i Paesi dell’Unione Europea per tasso di crescita (+2,4%), ma con il risultato più basso dal 2011 ad oggi. Tale netto rallentamento si è riflesso soprattutto nei comparti della produzione industriale (-0,9%) e del commercio con l’estero (+0,7%). Continua invece a crescere l’interscambio con l’Italia (+6,9%), in particolare sul versante delle nostre esportazioni (+4,3%).

  • PIL. I dati consolidati relativi al PIL di questo Paese alla fine del 2014 (24,1 miliardi di euro a prezzi correnti), hanno riconfermato la Lettonia, per il quarto anno di seguito, ai primi posti fra i Paesi dell’Unione Europea per tasso di crescita (+2,4%, a prezzi costanti, rispetto a fine 2013), nonostante i critici sviluppi politico-economici internazionali. Sempre rispetto allo scorso anno, la crescita ha tuttavia, come nel primo semestre, registrato un deciso rallentamento, fermandosi al tasso più basso del periodo dopo-crisi, a causa non tanto delle misure di ritorsione di Mosca alle sanzioni UE, quanto della debolezza dello stesso mercato russo (terzo mercato per le esportazioni lettoni, non solo di prodotti alimentari) e all’ancor debole crescita dei Partner europei. Anche nel 2014 la crescita è stata assicurata soprattutto dall’incremento dei consumi privati (+2%), reso possibile a sua volta dal sostenuto aumento degli stipendi, ma anche dalla flessibilità dimostrata dagli esportatori lettoni nel riorientarsi verso altri mercati. 
  • PRODUZIONE INDUSTRIALE. A fine 2014 il volume della produzione industriale a prezzi costanti, pur denotando una ripresa rispetto al primo semestre, ha tuttavia registrato ancora un tasso negativo (-0,9%), dovuto soprattutto alla forte contrazione della produzione di elettricità e gas (-6,6%) e al calo dell’industria manifatturiera (-0,1%), controbilanciati solo in parte dalla crescita del settore minerario (+3,2%). Tra i settori manifatturieri più colpiti soprattutto quello della lavorazione dei metalli di base (-49,3%, dopo il già drammatico crollo del 55,8% a fine 2013), ma anche quelli della riparazione e installazione di macchinari e attrezzature (-25%), dell’abbigliamento (-16,6%), delle bevande (-10,2%) e del tessile (-8,1%). In forte crescita, invece, i prodotti informatici, elettronici e ottici (+61,2%) e quelli chimici (+11,5%). Buoni anche i risultati nei comparti del mobile (+9,8%), della lavorazione del legno (+7,1%), dei prodotti elettrici (+5%), dei prodotti in metallo elaborati (+2,4%) e di quelli alimentari (+1,8%). 
  • COMMERCIO ESTERO. Il volume totale del commercio internazionale della Lettonia è ammontato a 22,831 miliardi di euro (+0,7% rispetto all’anno precedente), di cui esportazioni per 10,245 miliardi di euro (+2,1%) e importazioni per 12,586 miliardi di euro (-0,5%), con un saldo della bilancia commerciale ancora negativo (-2,341 miliardi di euro) pur se di poco migliore di quello di fine 2013. CON L’ITALIA. L’interscambio della Lettonia con l’Italia nel 2014 è ammontato a 601 milioni di euro (+6,9% rispetto all’anno precedente), di cui esportazioni italiane in Lettonia per 453 milioni di euro (+4,3%) e importazioni dalla Lettonia per 148 milioni di euro (+15,9%), con un saldo ancora assai favorevole al nostro Paese di 305 milioni di euro (-0,5%). Anche nel 2014 l’Italia è rimasta all’ottavo posto fra i Paesi fornitori della Lettonia (e al quindicesimo fra gli importatori), precedendo partner esportatori quali, nell’ordine, Svezia, Cina, Bielorussia, Francia e Regno Unito. 
  • COMMERCIO AL DETTAGLIO. Aumentato a prezzi costanti (+3,6%) rispetto a fine 2013, con una crescita quasi del tutto simile fra prodotti alimentari (+3,6%) e non-alimentari (+3,7%), a differenza del più forte incremento che i primi avevano invece registrato nell’anno precedente. 
  • BILANCIO. A fine 2014, il bilancio consolidato del Governo lettone, ha registrato entrate per 8,5 miliardi di euro (+2,1% rispetto al 2013) e spese per 8,9 miliardi di euro (+5,2%), con un disavanzo di 400 milioni di euro (pari allo 1,4% del PIL), di cui 313 milioni a carico del bilancio del Governo centrale e 87 a carico degli Enti locali (municipi). 
  • DEBITO PUBBLICO. A fine 2014 il totale del debito pubblico della Lettonia è ammontato a circa 9 miliardi di euro (pari al 37,4 % del PIL), di cui 7,6 con l’estero (+12,1%) e 1,4 di debito interno (+7,4%), aumentando di 919 milioni di euro (+11,3%) rispetto a fine 2013. 
  • INFLAZIONE. In ulteriore, pur lieve, aumento dello 0,7% (percentuale più alta fra i tre Baltici) rispetto all’anno precedente. 
  • DISOCCUPAZIONE. Il tasso di disoccupazione a fine 2014 è diminuito al 10,8%. 
  • SALARIO MEDIO MENSILE. A fine 2014, al netto delle imposte e contributi, è aumentato dell’8,6% rispetto all’anno precedente, attestandosi mediamente su 560 euro (585 euro nel settore pubblico, pari a +7,93%, e 548 euro nel privato, pari a +9,38%). 
  • PENSIONE MEDIA MENSILE. Il livello medio mensile delle pensioni di vecchiaia a fine 2014 ammontava a 286,06 euro, con un incremento del 2,9% rispetto al 2013. 
  • INVESTIMENTI DIRETTI ESTERI. Con un totale di 12 miliardi di euro a fine 2014 gli IDE hanno registrato un aumento del 3,7% rispetto a fine 2013. CON l’ITALIA. Totale IDE italiani in Lettonia: 19,1 milioni di euro, con un aumento del 4,6% rispetto a fine 2013.
  • RISERVE. Le riserve nette della Banca di Lettonia a fine 2014, come reso noto dalla stessa Banca, sono ammontate a 4,490 miliardi di euro.

 

INDICATORI MACROECONOMICI A CONFRONTO 

 
ITALIA
LETTONIA
  2016 2017 2018 2016 2017  2018
PIL (in mld di euro) 1.689,8 1.727,4 1,757,0 25,0 27,0 29,52
Variazione del PIL reale

1,1%

1,7%

0,9%

2,1% 4,6% 4,8%

PIL pro capite (in euro)

27.900 28.500 29.100 12.800 13.900 15.300
Deficit/PIL -2,5% -2,4% -2,1% 0,1% -0,6% -1,0%
Debito pubblico/PIL 131,4% 131,4% 132,2% 40,3% 40,0% 35,9%
Tasso di disoccupazione 11,7% 11,2% 10,6% 9,6% 8,7% 7,4%
Tasso di inflazione -0,1% 1,3% 1,2% 0,1% 2,9% 2,6%

Fonte: Eurostat


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