Questa procedura colma l'assenza, nel quadro normativo vigente, di specifiche disposizioni che regolamentino l'accesso ai medicinali per i cittadini italiani temporaneamente stabiliti all'estero, ed è finalizzata a garantire il diritto alla continuità terapeutica per i pazienti in trattamento, ivi inclusi i casi di trattamenti che prevedano una ciclicità della terapia. Si tratta quindi di una tutela aggiuntiva, che si inserisce tra le forme di assistenza sanitaria per i lavoratori italiani all'estero già garantite dal Servizio Sanitario Nazionale con la collaborazione della Rete diplomatico-consolare.
Per l’applicazione di questa procedura si rimanda alla nota diffusa dal Ministero della Salute:
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